Partecipanti PS: Federico B. Gianluca P. Marco F. Riccardo T. Aldo G.

Dopo le ultime uscite dedicate principalmente a sistemare il nuovo ingresso, oggi si torna ad esplorare il ramo Alpino Assassino, finalmente evitandosi ben tre ore di progressione. Ci dividiamo in due squadre: Aldo, Gianluca e Riccardo guardano alcuni passaggi ancora non visti, ma purtroppo chiude tutto. Nel frattempo, Marco ed io torniamo alla risalita che avevamo iniziato proprio noi due qualche tempo prima per provare a completarla. Mentre Marco mi fa sicura io inizio a piantare chiodi, ma il trapano non collabora molto e dopo appena sette chiodi ci abbandona, sistemo quindi un armo fisso con quel poco materiale a mia disposizione e scendo togliendo i chiodi usati per la risalita. Con l’amaro in bocca, pochi metri e saremmo arrivati alla sommità, andiamo verso gli altri. Li incontriamo a metà che stavano guardando l’ennesimo passaggio dopo aver completato le risalite in programma. Riorganizziamo quindi le squadre: Aldo ed io rileviamo il rametto fino alla strettoia che torneremo ad allargare mentre gli altri tre tornano alla risalita con l’altro trapano, sperando sia più collaborativo. Con Aldo rileviamo velocemente e andiamo a vedere a che punto sono gli altri. Riccardo è arrivato in cima alla risalita con Marco a fargli sicura. Arriva in cima e all’ultimo chiodo anche il secondo trapano è ko, fortunatamente quello che pareva un meandro in realtà è solo una nicchia, la risalita chiude, quindi disarma. Di Gianluca però nessuna traccia, quando ad un tratto sentiamo dei passi trafelati ed eccolo, stava combattendo una dura lotta intestinale costatagli addirittura la manica della maglietta termica. Ormai a corto di trapani e materiale, diamo un ultimo sguardo a un meandrino stretto, che andrà lavorato, dove pare infilarsi tutta l’acqua del ramo e usciamo.

Federico