Partecipanti PS: Federico B. Gianluca P. Marco F. Riccardo T.
Obiettivi di oggi sono addolcire alcuni passaggi un poco stretti e scomodi nel ramo oltre la frana del ramo Alpino Assassino per poter arrivare comodi con tutto il materiale alla piccola risalita nella stanzetta finale, e una risalita più impegnativa, di una ventina di metri a gradoni a metà del medesimo ramo.
Riccardo e Gianluca, con spirito artistico si dedicano a scolpire la roccia e una volta arrivati alla stanzetta finale risalgono i sei metri per raggiungere il meandro che si vede alla sommità della stanza. Il breve meandro conduce in un’altra stanzetta dove dopo una semplice arrampicata in libera si raggiunge uno stretto meandro che dopo qualche decina di metri diventa sempre più stretto, impossibile proseguire oltre.
Marco e io, nel frattempo, ci occupiamo della risalita a metà ramo. Il primo gradone concrezionato da cinque metri riusciamo a raggiungerlo facilmente arrampicando, con qualche imprecazione vista la roccia non bellissima. Sopra un bel laghetto e una colata concrezionata di circa quindici metri. Marco mi fa sicura mentre io inizio a trapanare e piantare chiodi. La roccia a fianco della concrezione dopo i primi chiodi non è più delle migliori quindi, ahimè, mi tocca risalire proprio sulla concrezione, con mia immensa gioia visto il rigagnolo d’acqua che mi entra dalle maniche e cola giù lavandomi per bene e riempiendomi gli stivali. Motivato dall’umida e fredda situazione salgo velocemente e… spettacolo, mi ritrovo in una splendida sala tutta concrezionata. Centinaia di stalattiti e stalagmiti, concrezioni a vela e anche qui un bel laghetto di una decina di metri di diametro. Alla sommità si intravedono due finestre e oltre tutto nero, sembrerebbero due ambienti molto grossi nonostante la superficie sia non troppo lontana, stando al rilievo, poco più di quaranta metri. Non avendo materiale per continuare e vista la bellissima doccia rinfrescante fatta risalendo attrezziamo la risalita per tornare a proseguire il lavoro. Radunate quindi le cose usciamo, infatti oltre alla pizza, Alessandro ci aspetta per raccontarci le sue avventure del campo in Marguareis, sulle orme di Badino e Gobetti.
Federico

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