Partecipanti PS:  Alessandro M. Riccardo T. Federico B.

Partecipanti gruppi esterni: Samuele P. Michele R.  Cristina I. (G.S.B. le Nottole).

C’era una domanda che da tempo ci ronzava in testa: Fonteno esiste senza Gianluca? Senza il nostro pellegrino più devoto eroicamente impegnato col soccorso toccava alla gioventù rampante tentare di rispondere al quesito: i nottolini Pende, Michele e Cristina, i valtrompini Federico e Riccardo e quasi

dall’estero (Gallarate) Alessio.

Al sottoscritto l’ ingrato compito di recarsi di prima mattina dalla signora Perucchini per ritirare materiali di progetto e le chiavi.

All’ ingresso tutto pare normale: inaspettatamente il cancello si apre anche senza Gianlu. Percorriamo l’ormai noto percorso fino a Universi Paralleli e non percepiamo alterazioni dello spazio/tempo. Solo qualche baboia prova ad approfittare dell’assenza del decano per attirare Alessio in altre zone della

grotta che si sentono trascurate, ma il nostro si accorge della trappola e ritorna sui giusti passi.

In zona esplorativa ci dividiamo. Fede e Riccardo vanno a vedere la strettoia, gli altri a guardare il meandro scoperto l’uscita precedente.

 Mr.16 cm è felice di poter confermare il suo soprannome e in pochi secondi è oltre il punto dove non passavo io, ma solo per scoprire che torna sulla galleria principale.

 I due vanno allora a cambiare alcuni moschettoni d’alluminio lasciati in fondo al ramo e si dedicano a osservare alcune possibili continuazioni.

Noi invece ci aggiriamo per una delle zone più fangose del complesso.

Qualche finestra si rivela un girotondo inutile, una breve risalita la regaliamo generosamente ai posteri.

Alla fine approdiamo alla saletta terminale.

È la giornata dei giovani, quindi Pende si sacrifica per l’esplorazione, attaccando la risalita più alta (20m?).

Tre batterie e due trapani dopo, deve arrendersi all’ inconfutabile verità: lassù c’è sì un arrivo d’acqua, ma oltra a quella non passerebbe nemmeno

un’ idea.

Nel frattempo Michele sale più agilmente alla finestra che si apre a un terzo del camino, ma chiude anch’essa nel fango.

Poi è il turno di Cristina che attrezza un traverso per percorrere la parte alta del meandro che torna verso il salone.

Si fanno un pò di metri, riuscendo a guardare alcuni punti che parevano promettere continuazioni, ma anche qui chiude tutto, manco fossero negozi in un centro città borghese la domenica pomeriggio.

Infangati come raramente succede a Fonteno, propongo un tuffo nella piscina pensile, ma l’eco delle grida dell’ultima volta scoraggia i miei compagni ipogei, così mestamente usciamo, con Cristina che vuole dar prova di sapere a memoria il 50 e se lo risale praticamente al buio.

Fuori, ormai rilassati, la verità scientifica finalmente ci colpisce a tradimento: qualcosa senza Gianluca effettivamente non apre. La solita pizzeria, privata del suo miglior cliente, ha chiuso per ferie…

Alessandro