Partecipanti: Nicola B. (Progetto Sebino) Ottavia P. (Speleo CAI Lovere)
Ottavia ed io entriamo in Bueno con l’obiettivo di riarmare il traverso per Wildwest e percorrere un pezzo del ramo finché i materiali e la progressione stessa ce lo permettono.
Entriamo a circa le 11 di mattina, non abbiamo fretta e il traverso è relativamente vicino all’entrata.
Arriviamo rapidamente sul luogo e, dopo un rapido check, Ottavia parte con il riarmo mentre io, come un vero beta, offro supporto morale appeso all’armo di partenza raccontando barzellette pessime.
In men che non si dica Ottavia sistema il traverso (probabilmente anche per farmi tacere) riarmando con inox e corda buona. La raggiungo al volo e in meno tempo del previsto siamo alla partenza di Wildwest.
Il ramo parte benissimo, asciutto, comodo, grande quanto basta, con aragoniti stupende ovunque, pareti intere di eccentriche e dei freatici fossili spaziali. Oggi non ho la macchina fotografica ma la prossima volta che ci torniamo assolutamente macchina fotografica alla mano.
L’intera struttura di Wildwest si imposta su una zona di debolezza molto importante per lo sviluppo di Bueno Fonteno e Nueva Vida, si tratta di una zona di fratturazione est-ovest con diversi giunti paralleli spesso caratterizzati da strutture fossili più o meno carsificate.
Percorriamo il ramo fino al primo pozzo-sala che si sviluppa in un incrocio tra fratture est-ovest e nord-sud, sostituiamo attacchi con inox e la restante corda che ci siamo portati. Di fronte a noi, parallelo alle strutture prima citate, si vede un muro gigantesco piatto, perfetto, con due cunicoli da vedere e una risalita fatta che non abbiamo salito. Sul fondo troviamo una corda praticamente nuova, solo un po’ sporca (le condizioni asciutte del ramo l’hanno mantenuta alla perfezione), utilizzabilissima. Per mancanza di materiali ci fermiamo sul pozzo successivo. Purtroppo, tutto il ramo era stato armato con maglie rapide sospette e placchette artigianali che, pur avendo tenuto gli anni in modo sorprendente, non sono proprio belle da usare.
Torniamo indietro guardandoci un poco attorno.
Wildwest è un ramo estremamente comodo (è come un Sempredritto sotto steroidi) ed è grosso. Lavorarci, se anche in fondo fosse così, sarebbe una goduria, roba da grigliata con la famiglia. Asciutto, bello, comodo, vicino all’uscita e con un potenziale non indifferente, varrebbe la pena buttarci qualche sessione di scavo se servisse, se sfora a ovest siamo oltre i fondi di Nueva e in una fascia di deformazione fragile non indifferente che, da quanto possiamo vedere in Bueno e Nueva, può generare strutture interessanti. Ad ogni modo prossima volta vediamo di riarmare le ultime verticali e magari già scattare qualche bella foto.
Nicola
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