Partecipanti PS: Greppi M. (Speleo CAI Lovere), Belotti A., Belotti N., Forcella C.

Dopo vari rinvii dovuti prima al Covid, poi alle difficoltà di reperire tutte le attrezzature sul mercato (mesi di attesa), poi ancora la lunga e decisamente anomala siccità che ci ha spinti ad attendere (per evitare di effettuare monitoraggi in condizioni di regime idrico ai minimi storici). Ma ora finalmente la seconda fase del progetto “100 km di Abissi” è iniziata davvero, tutto sembra pronto.

Oggi, in una tiepida giornata di metà Autunno siamo io, Claudio, Andrea e Nicola.

L’obiettivo è andare ad installare i misuratori di portata nell’Abisso Bueno Fonteno, in 3 punti: uno presso il grande e spettacolare lago di Laguna Blu (alla partenza del grande collettore Hydrospeed), uno lungo il Ramo Principale (appena prima dell’imbocco del ramo fossile) ed uno all’ingresso per poter avere la corretta taratura in termini di pressione atmosferica.

Ottima occasione per levarsi un po’ di ruggine di dosso: alcuni problemi fisici mi hanno personalmente costretto a stare lontano dalle avventure sotterranee per qualche mese purtroppo, oltre ad impegni vari.

Anche Andrea e Nicola sono un po’ fuori forma e, a conti fatti, l’unico a non essersi praticamente mai fermato è l’indistruttibile Claudio.

La voglia di tornare là sotto è tanta e l’occasione è davvero ghiotta considerato che siamo leggerissimi e non andremo a grandi profondità.

Siccome l’uscita si preannuncia tranquilla e c’è tutto il tempo, impossibile rinunciare alla tentazione di testare il nostro recente super acquisto: una GoPro10 nuova fiammante non aspetta altro che di essere messa alla prova!

Vista la presenza del nostro “Oliviero Toscani dell’Ipogeo” Nicola Belotti, che sbava all’idea di sollazzarsi con il nuovo giocattolino, prendiamo anche tutto il necessario per l’illuminazione, ovvero faretti e super torcione da 32.000 lumen.

Contiamo di uscire in tempo utile per ritagliarci una bella pizza in compagnia in serata, anche perché è Venerdì…

Il ritrovo è quindi ad orario blando in piazza a Fonteno, per le 9:30.

Saliamo con il fuoristrada in valle e decidiamo di fermarci al parcheggio appena prima del bivio per scendere verso il fondovalle dove si trova l’ingresso: un po’ per godere del tepore offerto dal bel sole ed un po’ per sfruttare la maggiore luce per le riprese dei preparativi.

Così mentre ci prepariamo e smistiamo tutto l’occorrente nelle varie sacche Nicola prende confidenza con il nuovo aggeggio che immediatamente mostra il suo potenziale…

Sono ormai le 11:00 quando ci incamminiamo verso il fondovalle con Nicola che documenta anche l’avvicinamento: la stabilizzazione della GoPro10 è fenomenale, con riprese ottime anche mentre si sta camminando…

Entriamo e posizioniamo il primo misuratore nei pressi dell’ingresso.

Rapidamente ci addentriamo nella forra iniziale e subito vediamo che il regime idrico è medio-alto: ci si bagnerà un po’ ma direi che le condizioni sono davvero perfette per riprese e video anche da questo punto di vista.

L’abisso si conferma una volta di più fantastico e, pur essendo fuori forma, è bello constatare che in un certo senso è come andare in bicicletta: gli automatismi ci sono ancora tutti, così come le varie finezze ed accorgimenti utili a risparmiare energie tipici di chi ha ormai qualche annetto di esperienza alle spalle!

Rapidamente e in scioltezza arriviamo a Laguna Blu, ed è la prima volta qui per Nicola. Il luogo è sicuramente perfetto per stimolare la verve creativa del nostro fotografo dell’ipogeo…

Il torcione e la GoPro, entrambi impermeabili, fanno miracoli.

Claudio installa il misuratore mentre Nicola documenta le operazioni, io e Andrea facciamo i tecnici luci. A quel punto la fame comincia a farsi sentire e, nonostante il vento freddo anche per la presenza della vicina cascata, preferiamo riempirci la pancia subito con un primo veloce spuntino.

Dopo alcune riprese video e qualche scatto, con ottimi risultati, risaliamo i 2 P30 anche in questo caso dedicando un po’ di tempo per delle foto in fase di risalita lungo i pozzi.

Arriviamo nella condotta che conduce fino a Terre di Mezzo ma qui, come previsto, anziché risalire fino a Sempredritto, per poi ridiscendere alla Vasca delle Fate e poi proseguire lungo il Ramo Principale, sfruttiamo il comodo bypass che consente di arrivare direttamente, dopo poche decine di metri, direttamente al Ramo Principale nel punto appena successivo al P25.

Il bypass è sì comodo, altrochè…se non fosse che quando il regime idrico è elevato la doccia è assicurata, come in questo caso…

L’atmosfera però è ridanciana e quindi anche questo lavone programmato diventa un ottimo pretesto per foto e video che poi si riveleranno essere di tutto rispetto.

Una volta nuovamente nel Ramo Principale, con un regime idrico che sembra quasi in aumento, arriviamo velocemente fino al punto in cui installeremo il nostro secondo misuratore, appena prima del ramo fossile.

Una volta installato il dispositivo, dopo un altro veloce spuntino, è il momento di rientrare, non senza dilettarci un minimo con dei bei contrasti di luce e acqua alla cascata di Facciale.

Da quel momento, in un paio d’ore, godendoci l’abisso, siamo fuori tutti verso le 20:00.

Missione compiuta: i misuratori sono stati installati, la GoPro è stato un ottimo acquisto ed il bottino della giornata è ulteriormente impreziosito da alcune belle foto.

E’ il momento di andare a gustarsi la bella pizza che ci pregustavamo già dal primo mattino…

Maurizio