Partecipanti PS: Francesco Rota, Claudio Forcella (GSVI)

Ci troviamo io e Claudio alla forneria di Solto per le 9, l’obiettivo è finire di disarmare Doppio Malto. Siamo tutti e due con le moto, quindi dopo una lauta colazione saliamo in valle di Fonteno fin dove permesso dopo la chiesetta. Da lì ci incamminiamo verso la grotta. Lungo il percorso Claudio mi segnala la presenza di diversi buchi della valle di Fonteno, tra cui Buco Ghiotto. Poi Claudio raccoglie i dati di posizionamento e fotografa l’ingresso della risorgenza appena sotto il passaggio in cemento della strada in valletta a fini di aggiornamento catastale. Per le 11 siamo pronti ad entrare e leggeri raggiungiamo (massimo un’oretta di progressione) doppio malto. Mi incarico del disarmo dell’ultimo tiro rimasto, così risalgo portandomi una corda da 40 aggiuntiva in caso la corda montata non fosse abbastanza lunga per la doppia. Non senza difficoltà recupero tutto il materiale in luogo (1 anello, 5 o 6 piastrine e vari moschettoni, scaletta artigianale, un piede di porco). Mi fido di un fix solo, metto la piastrina più un moschettone di alluminio da abbandono e assicurandosi che Claudio facesse da contrappeso sulla corda giusta, mi calo nuovamente verso la base di ciclopico con un mix fiducioso di paura e adrenalina. Scattiamo due foto e pranziamo, poi con calma decidiamo di dirigerci verso l’uscita portando con noi due sacche piene (2 corde da 40 circa, scalette, piede di porco, moschi e piastrine recuperate). Claudio lascia il piede di porco alle fate per evitare uno scomodo e pesante fardello fino all’uscita. Arrivati al p50 sostituiamo la corda sul secondo frazionamento dopo il terrazzino togliendo la corda lesionata e recuperando una decina di metri dalle corde di doppio malto. Per le 17 circa siamo fuori, una sacca con corda e scaletta viene lasciata nei pressi dell’ingresso causa difficile trasporto su moto. Ci cambiamo e ci dirigiamo nuovamente a piedi verso le moto, birretta all’alternativa e ci salutiamo. La giornata è risultata divertente e utile al fine di disarmare definitivamente doppio malto prima dell’arrivo delle piene primaverili.

Francesco