Partecipanti PS: Perucchini Gianluca (anche Speleo CAI Lovere), Nicola Belotti, Corrado Pasinelli
Partecipanti gruppi esterni: Ottavia Piana (Speleo CAI Lovere)
Oggi il nostro ritrovo è nel parcheggio situato sotto la chiesa di Fonteno per le 8.00, siamo io, Ottavia, Nicola e Corrado.
Per circa le nove siamo pronti ad entrare, al primo saltino da 5m verifichiamo che la lesione c’è e la corda va sostituita.
Nello scendere Corrado avverte un problema muscolare alla schiena che lo porta una volta arrivati alla base del p55ad abbandonarci ed ad uscire prematuramente.
Noi continuiamo, saliamo la corda in prossimità della Vaschetta delle Fate, proseguiamo in Sempre Dritto al cui termine troviamo la corda che sale in Sifonik.
Nonostante la siccità esterna troviamo un discreto flusso di acqua, e arrivati al bivio che porta a FrolloHill recuperiamo una corda di 25m che ci potrebbe servire per la risalita.
Da qui continuiamo sempre in Sifonik passando per il punto più noioso del ramo, basso e con pozze da oltrepassare strisciando ed inevitabilmente ci inzuppiamo i piedi….
Poco dopo mentre il ramo continua noi saliamo la corda che ci porta a No-Trano dove ci attende la continuazione della risalita del camino che avevamo già iniziato la volta precedente.
Giunti in loco Ottavia inizia a topografare l’ambiente mentre io e Nicola ci prepariamo per risalire. Le risalite sarebbero due, una che va a soffitto di 12m che sembra portare ad un meandro fossile, l’altra di un 7/8m ma obliqua per raggiungere il lieve arrivo d’acqua (oggi poco più che uno stillicidio) che arriva da un passaggio che pare transitabile. Decidiamo di fare la risalita più breve e che sembra possa regalare di più.
Per me è la prima volta che vado in Grotta con Nicola, ma subito capisco che sa il fatto suo, quindi mentre mi fa sicura io inizio a mettere i primi rinvii.
La risalita sembrava una cosa banale…apparentemente…il problema è più che altro ripulire i grossi noduli di selce che affiorano…
Avvicinandomi mi rendo conto che potrebbe essere molto interessante, finchè finalmente riesco ad immettermi in quello che sembra un meandro che prosegue. Avviso i miei compagni e l’adrenalina inizia a salire…
Entrato nel passaggio mi trovo un meandro transitabile ed alto…..bene! Mi preparo a fare l’armo ma il trapano mi permette solo di fare quelli di partenza (il primo inox, gli altri zincati e con moschettoni in acciaio) e avendo solo la corda di risalita, recupero i due chiodi dei rinvii e ci faccio due frazionamenti (andrebbero doppiati oppure andrebbe rimesso un fix inox).
Giungiamo tutti e tre nel meandro inesplorato, Ottavia continua il rilievo e le dò una mano mentre Nicola va in esplorazione.
Troviamo un meandro non troppo largo ma alto con una successione di vaschette.
Mentre rileviamo sentiamo Nicola che smazzetta e ci avvisa che continua…wow…ad un certo punto lo sentiamo urlare…ci sembra anche abbastanza lontano…ci siamo detti ” speriamo non sia successo niente”…. Ed invece erano solo urla di gioia ….”venite qui è una goduria…”.
Facciamo per raggiungerlo, ad un certo punto il meandro si allarga e si alza di bruttooooo…uuuuuuuu…..ma dove siamo qui!?!?!?!?!!!!!
MAGICO BUENO!!!!!
Il soffitto è molto alto e il meandro continua…20 m, 30 m…
Nel frattempo vediamo lungo la via ben due finestre (!!!) da raggiungere: una alta ed un’altra sui 12m (di risalita). Da qui Nicola continua la topografia con Ottavia mentre io proseguo.
Come detto il meandro continua ma c’è un tratto da risalire in libera (andrebbe messa una corda, 10m), poi becchiamo un altro camino sulla sinistra ed a un 15m un’altra finestra…il solito dedalo intricato di gallerie Fonteniche.
Probabilmente porto sfiga ed inizio a trovare dei restringimenti fino al punto da non essere più transitabile nonostante tutto sia ancora alto 8/9m.
Per oggi l’esplorazione finisce qui anche perché sono le 18, quindi ci dedichiamo a Nicola che fotografa i punti più belli (foto allegate in questa pagina) e ci prepariamo al ritorno, per le 23 siamo fuori trovando il buon Corrado che ci attende e che si presta ad invitarci a casa sua per un piatto caldo che gradiamo molto volentieri!!
Direi che l’uscita è stata proficua, abbiamo rilevato quasi 200m e trovato ambienti grandi e alti con molte prosecuzioni .
Nicola si è accorto di un rinvio non recuperato l’ultima volta….
A mio avviso credo sia molto interessante anche sondare il soffitto di dove abbiamo fatto la risalita e che sembra fossile!!!!!
In loco non lasciamo nulla a parte il bidoncino che c’era già contenente due moschettoni e piastrine e anelli perché non sappiamo quando torneremo.
All’uscita Ottavia recupera uno spezzone di corda sotto il p55 e lo porta al p5 iniziale dove va sostituita la corda che ha la lesione.
Corrado ha lasciato uno spezzone da 25m di corda alla base del p55.
Questo complesso carsico sarà bagnato…fangoso…in alcuni punti stretto…ma se hai voglia di esplorare niente ti può fermare!!!
Gianluca
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