Partecipanti PS: Perucchini Gianluca (PS/Speleo CAI Lovere),  Aldo Gira (PS/Speleo Club Orobico)

Partecipanti gruppi esterni : Devis Magri (SCLovere), Ilaria Bonaccina (G.S.B. Le Nottole), Sebastian Ferri (Speleo Club Orobico)

Oggi è previsto molto movimento all’interno del complesso.

Mentre una squadra, di cui faccio parte, si recherà sui fondi dell’Abisso Nueva Vida per proseguire il riarmo, un’altra squadra, capitanata da Ottavia e composta da speleo del Soccorso Veneto, entrerà in Bueno Fonteno.

Ci troviamo alla Forneria di Solto Collina dove infatti incontriamo anche Ottavia ed il resto del suo gruppo.

Per quanto riguarda i “Nuevavidisti” siamo io, Ilaria, Devis, Sebastian ed Aldo.

Terminata la colazione saliamo direttamente in valle al solito parcheggio per Nueva Vida.

Prepariamo il tutto, solita vestizione ed  entriamo verso le 9.00 constatando che l’ingresso aspira bene.

In un paio d’ore siamo alla Sala Tre Fiumi, da lì proseguiamo verso i fondi seguendo il meandro che ci porta sul Pozzo dell’Infinito (170m).

(N.B. nel meandro verso il Pozzo dell’Infinito vanno sostituiti 11 moschettoni in alluminio con quelli in acciaio o maglie rapide).

Scendiamo l’imponente pozzone cercando di guardarci un po’ attorno per vedere se ci sono altri punti interessanti.

Alla base notiamo una finestra a circa 20m di altezza che sembra interessante (sempre che non sia già stata vista, ma a rilievo non c’è nulla mi pare…).

Alla base incrociamo il corso d’acqua che, a quanto mi risulti, è di provenienza ignota (resta da verificare da dove arrivi).

Da lì inizia il meandro-forra con una serie di salti e saltini. Lungo la progressione incrociamo un ramo fossile già a rilievo (non esplorato ancora a fondo).

Proseguendo arriviamo al punto da riarmare, Aldo si dà da fare riarmando traverso e salto, poi incontriamo due passaggi con pozze e vasche ed anche lì fissiamo un traverso.

In una pozza recuperiamo una mazzetta con manico in plastica giallo ed il piccone che servirà per preparare il basamento del campo base.

Dopodichè la progressione è senza corde ma lunga e tortuosa fino ad arrivare ad uno slargo, ossia un camino con un arrivo d’acqua, con il disto a soffitto sono 16m, in cima si intravde il passaggio e sembra transitabile.

Proseguiamo nella condotta che ormai diventa sempre più affascinante ed arriviamo ad un punto in cui decidiamo di fermarci perché non vogliamo uscire tardi.

Io ed Aldo però continuiamo ancora per circa 200 metri in un meandro che si alza e che rende non  semplice la progressione soprattutto con tre sacche, infatti portiamo avanti il materiale per il campo e per armare.

Non arriviamo alla celeberrima Galleria Istituzionale davvero per poco…ma Aldo suggerisce di tornare, per oggi abbiamo fatto abbastanza. Raggiungeremo gli altri al punto di ristoro.

Al punto finale lasciamo tre sacche con:

-tenda

-3 materassini

-100m corda

-2 soste fixate 10

-2 moschettoni fixati10

-2 maglie rapide fixate10

Partiamo per uscire ed in 4,5 ore siamo all’uscita.

Ora ci aspetta una bella pizzata per  terminare nel migliore dei modi la serata.

Sebastian ci abbandona prima purtroppo perché leggermente indisposto dal punto di vista fisico.

Gran bell’uscita. I fondi di Nueva Vida sono bellissimi e imponenti.

L’Abisso non finisce mai di sorprendere e presto sarà allestito un secondo campo base che ci permetterà di esplorare tutto l’esplorabile laggiù.

Gianluca

Segue racconto uscita di Ottavia con la squadra del Soccorso Veneto:

Partecipanti: Diana Carratta, Alan De Simone, Laura Michienon, Laura Pegge, Ottavia Piana (Speleo CAI Lovere)

Incontro gli speleologi veneti alla Forneria di Solto Collina alle 8.00, in tempo per salutare l’altra squadra che oggi andrà al fondo di Nueva Vida.

Noi invece faremo qualcosa di insolito a Bueno Fonteno: un giro “turistico”. Alan voleva portare qualche amico a vedere questa grotta, per cui ho colto subito l’occasione per un giro comodo senza sacca pesante e senza strettoie. Avremmo preferito andare verso Hydrospeed, ma le piogge della settimana rendevano più consigliabile un giro sul ramo principale, per cui ci diamo come obiettivo Mastodont con l’opzione di arrivare eventualmente al campo.

Scendiamo senza intoppi, le corde sono tutte come le abbiamo lasciate. Ci dedichiamo a qualche foto e come da programma raggiungiamo Mastodont, non mancherebbe molto al campo, ma domani Alan e Laura P. hanno un’esercitazione, la strada è tanta e giustamente non vogliono stare in grotta troppo, per cui dopo la pausa pranzo risaliamo.

Al ritorno mi diverto a risalire i comodi pozzi e non c’è nulla da dire se non che Bueno è sempre spettacolare anche alla trentesima uscita! I miei compagni di viaggio sono contenti e io anche, mi mancava un po’ di pura corda.

Alle 18.30 siamo alle auto a cambiarci, Alan e Laura P. ci salutano, mentre io, Diana e Laura M. ci fermiamo per un aperitivo e mi faccio invitare in Veneto per altri giri di questo tenore.

Ottavia