Partecipanti PS: Perucchini Gianluca (anche Speleo CAI Lovere)
Partecipanti gruppi esterni: Elena Fiordalisi (Speleo CAI Lovere)
Ci troviamo come al solito in piazza a Fonteno alle 7.30 e per le 8.30 siamo già all’ingresso accolti da un bel venticello in uscita.
Purtroppo siamo solo in due. Fino a ieri sembrava potessimo essere addirittura in 5 ma un imprevisto di un socio ha avuto conseguenze a cascata anche sugli altri due…apprendiamo della cosa in tarda serata e ormai ci siamo organizzati, quindi decidiamo di procedere lo stesso dopo esserci consultati con gli altri nel gruppo.
Per Elena è la prima volta in Nueva Vida ma la progressione fino alla Sala dei Tre Fiumi va liscia come l’olio senza nessun intoppo, come del resto già immaginavo avendola vista in azione già diverse volte.
Da qui iniziamo la risalita verso il ramo Locomotiva dove la volta precedente avevamo iniziato ad allargare un piccolo buchetto con prospettiva di slargo invitanti appena dopo.
Arrivati ci mettiamo subito in azione e in un oretta rendiamo transitabile il passaggio, Elena si infila e vede che la condotta scende e sembra continuare!!!!
Ci infiliamo, c’è un piccolo slargo e poi prosegue un metro verso il basso anche se dobbiamo spostare a fatica alcuni sassi che ostruiscono il passaggio.
Scendiamo ed iniziamo a trovare un fango abbastanza fastidioso, un mix di colla-fango che al primo momento permette di scivolare ma poi ti si incolla addosso……..la condotta continua, circolazione d’aria assente e la cosa non mi piace! Strano perchè all’ingresso della condotta l’aria c’è ed è evidente.
Purtroppo la condotta si abbassa sempre più e per continuare bisognerebbe scavare il fango…..una cosa improponibile!
Decidiamo di uscire, prendiamo gli attrezzi per topografare e rileviamo 27m di condotta.
Visto il posto di “m” decidiamo di nominarlo “Bathroom station”…….tanto per stare in tema.
Terminato e visto che l’orario permette di fare ancora qualcosa, come previsto ci dirigiamo verso il ramo “Tender” (era il carro unito alle locomotive a vapore, per il trasporto del carbone o altro combustibile, dell’acqua, ecc.) a 15 minuti di progressione da lì per continuare esplorazione e rilievo.
Maurizio (Greppi) e Claudio (Forcella) ci hanno informati dove trovare l’ultimo caposaldo di rilievo segnalato con boccetta di smalto esaurito, mentre Francesco (Rota) ci aveva dato delucidazioni sulla sua esplorazione dopo il tratto rilevato ricordandoci che la condotta era stretta ma continuava più che transitabile e con leggero arrivo di acqua.
Al ramo “Tender” non ci portiamo tutte le sacche ma solo materiale da rilievo, mazzetta (da tenere a debita distanza da distox) e imbrago con attrezzi.
In poco tempo giungiamo alla famosa boccetta di smalto e da lì iniziamo a rilevare.
Come da racconti di Francesco e Maurizio dopo una ventina di metri la condotta si abbassa e assume morfologie quasi da freatico e va percorsa a gattoni, con le ginocchia nell’acqua (poca). Lì decido di levarmi l’imbrago per non fare fatica. Procediamo ma dopo i primi 20/30 metri inizia ad essere un po’ strettina, la volta si abbassa restando però sempre transitabile…
Ad un certo punto Elena dice ”se continua così io mi fermo e vai avanti tu se vuoi!“ ma io ribatto ”ok ma guarda che per me là in fondo sembra che si allarghi e l’aria è bella forte!”. Fatto sta che la convinco e procediamo.
Ed infatti il meandro da condottina stretta e bassa diventa alto una decina buoni di metri e largo un tre quattro metri!!!!!!!!!!!!
FANTASTICO! DA NON CREDERE!!!!! E LA CONDOTTA CONTINUA CON DIMENSIONI SIMILI!!!
SI ESPLORAAAAAAA!
Continuando incontriamo un saltino da 5/6m, Elena non se la sente di arrampicare…io prendo mazzetta e pulisco la roccia mettendo a nudo le parti sane che mi permettono di portarmi all’imbocco della continuazione del meandro ….un po’ stretto ma la mazzetta mi permette di passare…WOW che fatica !!!
Da lì in poi proseguo da solo.
Esplorando continuo con il rilievo stando attento a non tenermi troppo vicino la mazzetta.
Il meandro continua ed ho aria in faccia…la condotta è in salita con ancora alcuni saltini scomodi sistemati con mazzetta.
Sul tragitto incontro un camino con un leggero arrivo d’acqua e alla testa si vede un passaggio…ma la continuazione è sotto e mi ci infilo, transitabile in piedi e sempre largo circa un metro…ad un certo punto mi imbatto in un pozzetto di tre metri (!!!) ma non lo scendo: sono solo e non mi fido visti i sassi in bilico. Ipotizzo possa essere la base del meandro ma sarà meglio controllare!!!
Da li il meandro si rialza ancora sui 10/12m e noto in alto ancora punti neri e “sospetti” da verificare.
Ormai è passato un po di tempo e sono preoccupato di non andare troppo oltre per non fare preoccupare i Elena…..però la condotta continua e non mi fermo. Faccio ancora una quarantina di metri, il meandro si abbassa ancora ma transitabilissimo e poi vedo che oltre allarga ancora!!! Adrenalina a mille…
FINCHE’ ARRIVO IN UNA BELLA SALA DIMENSIONI 5X5 M SOTTO AD UN BEL CAMINO DI CIRCA 13M …BELLISSIMO!!!!!
In cima la condotta sembra decisamente continuare con leggero arrivo di acqua e di aria.
Faccio un ultimo punto di rilievo in un masso, il più grande presente, sistemo nelle tasche il kit rilievo e mi preparo al ritorno.
Arrivo al saltino da 6m, chiamo Elena che mi sente ed è tranquilla. Bene. Le mie preoccupazioni svaniscono e le racconto l’esplorazione, quindi ci prepariamo ad uscire.
Tirando le somme del rilievo, a Tender rileviamo altri 149m di cui oltre un centinaio di pura esplorazione.
Non ci aspettavamo una cosa del genere.
NUEVA VIDA STUPISCE ANCORA!!!!
In un paio d’ore siamo all’uscita e dopo esserci cambiati siamo ancora in tempo utile per una bella pizza al ristorante.
Altra gran bella uscita che ci consente di portare a casa quasi 180 metri nuovi di rilievo (e la via continua).
Senza contare alcune nuove vie da vedere.
Mica male!
Gianluca Perucchini
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