Partecipanti PS: Perucchini Gianluca (anche Speleo CAI Lovere)
Partecipanti gruppi esterni: Ottavia Piana (Speleo C.A.I. Lovere), Simone Poli (G.S.B. Le Nottole)
Come al solito ritrovo per le 7.30 in piazza a Fonteno, siamo io, Ottavia, Simone.
Sul tragitto in valle troviamo un intoppo, il mezzo dell’impresa che stà eseguendo i lavori di posa del calcestruzzo è parcheggiato in mezzo alla strada…per fortuna dopo 5 minuti ci raggiungono e ci liberano il passaggio; la strada cementata è troppo bella!!!
Giunti al parcheggio e cambiati entriamo, in poco tempo siamo alla “Sala Tre Fiumi” ed iniziamo a salire lungo i pozzi che portano a “Curva Salina”.
La grotta all’ingresso non presenta circoli d’aria, segno che l autunno si avvicina e che il sistema carsico comincia ad entrare in stallo.
Giunti in una parte del meandro Locomotiva (nella parte iniziale, dove il meandro svolta di 90° a destra dopo aver percorso il piano di faglia), dove la volta precedente avevo trovato un buchino da cui potevo scorgere uno pseudo ambiente e da cui arrivava aria, iniziamo ad allargare per vedere se la cosa sia veramente interessante. In effetti togliendo sassi si vede un ambiente ma non insistiamo perché oggi gli obiettivi sono altri.
Quindi continuiamo verso “Greco Pirelli” e attraverso “Galaxy Express 999” arriviamo fino al camino “Mr. Mazzetta”; nell’immetterci nella condotta “Zara” ci accorgiamo che a destra c’è un altro arrivo, attaccati alla corda pendoliamo un pò e vediamo che spostando due sassi la condotta sembra transitabile!!!!
Altra via da esplorare! Spettacolo!!!
Noi però vogliamo finire la risalita dell’ultima volta e quindi proseguiamo fino al “Camino Coatto”, dove si erano arrestate le esplorazioni nell ultima occasione con Vez, Laura e Maurizio.
Saliamo uno per volta per evitare di beccarci qualche sasso in testa, visto i tanti punti fratturati della roccia.
Giunti in cima all’armo ci troviamo su un terrazzino inclinato composto da sassoni: ogni tanto si muovono ma sono sostenuti da un altro massone incastrato che sembra stabile.
Sempre assicurati alla corda, Ottavia inizia il rilievo mentre Simone ed io ci prepariamo per la seconda risalita.
Salgo 8 metri circa ma poi purtroppo decido di non proseguire: oramai posso vedere bene la testa del camino a pochi metri di distanza. Non ci sono prosecuzioni. O meglio la probabile prosecuzione è occlusa da massi incastrati di natura esogena, materiale trasportato li chissà quando probabilmente dal ghiacciaio, quindi ciottoli levigati di fiume (soprattutto verrucano lombardo…).
Difficile ipotizzare una disostruzione in quelle condizioni anche se stimola l idea che forse non molti metri sopra le nostre teste possa esserci la superficie…
Non ci resta che continuare il rilievo e Ottavia si presta al disarmo.
Io e Simone scendiamo e iniziamo l’altra risalita (l ennesima), per raggiungere un altro arrivo, mentre Ottavia finisce il disarmo.
Risaliamo un 8/9metri ancora finchè arrivo su un terrazzino da cui faccio un armo esplorativo e scendo nuovamente verso gli altri.
Ormai è ora di ritornare, decidiamo cosa lasciare e ci incamminiamo verso l’uscita.
Nel ritorno ricontrolliamo a “Mr.Mazzetta” l’arrivo parallelo a “Zara” che sembra non sia collegato.
Giunti al ramo iniziale “Locomotiva”, visto che mi sono fissato con quel buco gli dedichiamo ancora una mezzoretta con buoni risultati.
Ora infatti riusciamo a cacciarci la testa e vediamo un meandrino che si presume continui…….speriamo!!!
La prossima volta agguerriti vediamo di passare!!!
Giunti alla “Sala dei Tre Fiumi” iniziamo a risalire trovando ancora poca acqua.
All’uscita però si sente ancora il flusso di aria, anche se non eccessivo, verso l’esterno.
20.30 circa siamo alla macchina, ci cambiamo e in pizzeria ci prendiamo la meritata pizza: poche decine di metri esplorati e rilevati ma nell insieme l uscita è sicuramente stata fruttuosa.
Che bello poter esplorare in questo enorme complesso.
Gianluca Perucchini





Commenti recenti