Partecipanti PS: Perucchini Gianluca (anche Speleo CAI Lovere), Francesco Rota.

Oggi siamo io e Francesco.

Ci troviamo alle 7:00 in piazza a Fonteno e alle 7:30 siamo già in valle.

Non riusciamo ad arrivare fino al solito parcheggio nei pressi di Nueva Vida causa rifacimento strada in cemento, quindi parcheggiamo più a valle e a piedi ci rechiamo verso la valle per rivedere “Interstrato”, una grotticella che potrebbe essere interessante per reimmettersi nuovamente nel sistema carsico di Bueno Fonteno-Nueva Vida replicando un film già visto.

Sono molto incuriosito: ero già stato all’ingresso tempo fa ma senza entrare fino al fondo.

Claudio (Forcella) e Maurizio (Greppi) mi hanno però parlato più volte di questo interessante ingresso dove erano ritornati lo scorso inverno per rivalutarne le potenzialità proseguendo un pò lo scavo sul fondo. Mi avevano riferito che per fare un lavoro fatto bene però sarebbe necessario essere almeno in 5 per un efficace passamano. La grotta mi era stata descritta toppa di fango, insomma da svuotare. Essendo io e Franz sicuramente desiderosi di prendere parte ai futuri scavi decidiamo di fare un sopralluogo per meglio prendere visione delle operazioni che dovranno essere svolte.

Giunti all’ingresso dobbiamo fare slalom tra i rami di un pino caduto.

Subito vediamo le vaschette utilizzate per lo scavo, non perdiamo tempo, ci infiliamo la tuta ed  entriamo e dopo una ventina di metri arriviamo ad un piccolo bivio, sul fondo della condotta vediamo delle impronte di animale e spingendomi verso il fondo vedo una coda…

Sul momento mi spavento, poi capisco che si tratta di un piccolo di volpe.

Raggiungo il punto descrittomi da Claudio e Maurizio dove è stato effettuato l’ultimo scavo lo scorso inverno: si tratta  di estrarre sassi e fanghiglia, si lavora scomodi ma non una cosa impossibile.

Più che altro per uno scavo efficace ci vogliono almeno 5 persone come riferito da Claudio e Maurizio.

Bella però! A pensare che lì dietro ci possa essere un nuovo accesso al complesso la voglia di organizzare la cosa monta immediatamente…ora abbiamo preso visione del lavoro…a presto…

Una volta fuori decidiamo di andare a vedere l’ingresso del “Bus della Bressana”, altra “storica” cavità posizionata all’interno di un massiccio montuoso dove a rilievo non c’è praticamente nulla. Secondo Maurizio la grotta è interessante per condurre nelle zone a monte del complesso dopo il sifone del ramo “Non-Ostante”.

Da scheda catastale è un P20 verticale da scavare sul fondo, per fortuna con pochi rifiuti e con un flusso d’aria all’ingresso modesto.

Il tempo è poco ma la curiosità è tanta, muniti di GPS ci spariamo una buona camminata e abbastanza rapidamente siamo all’ingresso, sposto il barile metallico posizionato sull’accesso per metterlo in sicurezza, metto la corda e scendo, Franz preferisce stare all’esterno per rilassarsi un pò.

Le descrizioni fatte coincidono con quanto osservo, secondo me vale la pena tentare uno scavo sul fondo. All’ingresso c’è aria anche se poca. Il pozzo è bello e ampio.

Esco e andiamo a vedere l’altro fenomeno nei pressi di cui mi hanno parlato, distante pochi metri. Nessuna aria presente e lavorone, sicuramente complicato.

Ci dirigiamo quindi verso l’ingresso di “Buco Bata” controllando lo stesso la zona nei paraggi alla ricerca di qualcosa di nuovo.

Ora sappiamo infatti che lì sotto si trovano i nuovi rami in esplorazione in Nueva Vida (in particolare siamo proprio sopra a “Carugate-Milano”).

Arrivati all’ingresso vediamo subito la targhetta  con numero catastale BG 3738.

La settimana precedente Claudio aveva rilevato la cavità permettendoci di avere già un idea di cosa ci potevamo aspettare.

Allarghiamo leggermente l’ingresso, si sente aria in uscita, noi iniziamo lo scavo sul punto che scende, i sassi si estraggono facilmente e con pochissimo fango , scendiamo un paio di metri ma poi il tempo è agli sgoccioli e dobbiamo tornare.

Nello scavare però non capiamo bene il circolo di aria, ossia da dove viene.

Usciamo con l’intento di tornare a breve visto che siamo a rilievo vicino alla superficie in “Carugate-Milano”.

Chissà: magari usciremo da sotto e lo scavo si renderà inutile!

La sera parlando con Claudio ci suggerisce che la prossima volta sarà meglio anche sondare la zona finale della grotticella da dove a suo dire arriva il flusso d’aria.

Alle 17:30 siamo in piazza a Fonteno, divertiti e soddisfatti.

Torneremo presto a “Interstrato” e “Buco Bata”…appena dopo tenteremo anche alla “Bressana”.

Gianluca Perucchini