Ciao a tutti!!!

Perdonate l’attesa…

Finalmente vi raccontiamo un pò le ultime (clamorose) novità in merito alle quali abbiamo cercato di incuriosirvi nelle scorse settimane.

E’ ormai assodato che per Progetto Sebino si tratta di un momento davvero d’oro, siamo proprio al top!!!

Oltre agli ottimi e continui sviluppi nell’ambito del progetto di ricerca scientifica “100 km di Abissi”, finanziato da Società Uniacque, l’ultimo biennio è stato un crescendo di soddisfazioni e traguardi impensabili solo fino a qualche anno fa.

Infatti, se da un lato si sono portate avanti con continuità le attività legate al sopra menzionato progetto (coordinato con la collaborazione dell’Università di Pavia e con il sostegno a livello promozionale del Lions Club Valcalepio e Valle Cavallina), dall’altro non sono state affatto trascurate le attività esplorative e divulgativo-mediatiche, in una sorta di climax figlio di uno scenario virtuoso, costruito sapientemente e con cura meticolosa.

I traguardi raggiunti, dei quali fra poco vi parleremo, sono infatti da attribuire ad una serie di concause e di precise scelte che, a quanto pare, sono state decisamente azzeccate.

Si sono costruite, un passo dopo l’altro, le opportune condizioni che hanno contribuito a rendere sempre più attrattivo il sodalizio che ha visto pian pianino ingrossare le proprie fila con l’arrivo di nuovi e “agguerriti” soci e il ritorno di alcuni storici soci che in passato avevano già dato un validissimo contributo alle attività.

E allora vediamole queste concause!

Da un lato gli stimoli forniti dal nuovo contesto del “100 km di Abissi”, nel quale si rende finalmente giustizia alla disciplina speleologica intesa non solo come attività ludica o utile a fare mero sensazionalismo, ma anche come vera e propria disciplina scientifica che può restituire alle comunità locali valenze di tipo sociale.

Dall’altro, l’associazione ha cambiato pelle, con un radicale cambio di approccio nei confronti in primis dell’ambiente speleologico stesso, aprendosi in maniera significativa a forme di collaborazione trasversali con altre storiche, autorevoli e competenti realtà speleologiche bergamasche, bandendo ogni forma di “gelosia” e pregiudizio (aspetti questi che hanno in parte caratterizzato la prima fase di vita di Progetto Sebino, di fatto del tutto immotivati).

I gruppi ai quali si fa riferimento sono il GSB “Le Nottole”, lo SCO Speleo Club Orobico, il GS Valseriana Talpe, senza contare ovviamente il sempre fondamentale contributo offerto dai gruppi fondatori Speleo CAI Lovere e GS Valle Imagna.

Si sono così via via infittite le occasioni di scambio, coinvolgimento e partecipazione nelle reciproche attività dei vari gruppi ed il risultato immediato è stato una ripresa in grande stile anche delle attività esplorative, in parte sacrificate soprattutto nella fase di avvio del “100 km di Abissi” che tanto ha impegnato i soci soprattutto per via della necessità di rispettare appieno il cronoprogramma previsto, serrato nelle sue scadenze.

Le esplorazioni, che gradualmente erano ricominciate sia all’interno dei grandi abissi sia all’esterno con prospezioni in vari “settori” dell’area carsica, hanno quindi subìto nell’ultimo anno una vera e propria impennata, dando vita ad un’attività davvero intensa su vari fronti aperti, grazie al supporto di questi gruppi partner.

Il risultato sono alcune prime centinaia di metri nuovi scoperti, quasi tutti in risalita, all’interno del complesso, e numerose grotte scoperte ed in fase di esplorazione soprattutto a Grone ed a Parzanica.

Parallelamente vengono portate avanti le attività di riesplorazione ed attrezzaggio di rami del complesso letteralmente “dimenticati” da anni, come i due grandi collettori di Fangùl e Hydrospeeed, visti nel lontano 2008 ma mai approfonditamente, un pò per penuria di materiali, un pò per difficoltà tecniche nell’attrezzaggio e progressione.

Squadre di speleologi, sempre più miste con soci dei vari gruppi, ogni settimana si alternano nel portare avanti le varie attività con risultati sempre più incoraggianti…

Frenetica e decisamente impegnativa, infine, l’attività mediatico-divulgativa, inanellando una serie fantastica di occasioni nelle quali abbiamo potuto diffondere il Sacro Verbo della Speleologia restituendo, indirettamente, occasioni di visibilità al bellissimo territorio del Sebino e Valle Cavallina.

Bergamo TV, Eco di Bg, Il Giornale (Nazionale), Orobie (rivista e documentario), Orobie Film Festival a Seriate, Rainews 24, TG1…numerosi altri eventi come serate (sempre molto frequentate, come quelle a Grone -ben 3 in 2 anni- ed a Berzo San Fermo) o meeting presso prestigiosi enti come Club Lions o Rotary, articoli su BergamoPost, numerose pubblicazioni sulla rivista Panta Rei (edita da Uniacque), per non parlare della presenza in qualità di relatori a convegni prestigiosissimi (in compagnia degli amici del GSV Talpe) come quello organizzato, sempre da Uniacque, presso la Fiera di Bergamo (platea composta da Ordine degli Ingegneri di Bg, Confindustria Bg, Coldiretti, ARPA, ecc.), partecipazione ad altri eventi come quello organizzato dall’associazione “Uomini della Pietra” a Pisogne…ecc. ecc.

Il tutto in solo un anno e mezzo!!! Fra un pò sarà necessario un addetto stampa!!!

Nel frattempo, il primo tentativo di organizzare un’esercitazione del Soccorso Speleologico nell’Abisso Bueno Fonteno (luglio 2018), poi interrotto per la tragica scomparsa di una bimba sull’Altopiano delle Cariadeghe a Serle (BS), per la quale i tecnici del Soccorso sono stati chiamati essendo l’area ricca di grotte (della bimba non si è più saputo nulla purtroppo)…

Lo scorso weekend l’esercitazione è stata riorganizzata e realizzata con successo (Fonteno e Solto Collina hanno dovuto subire la pacifica invasione di circa 80 speleologi con relativi mezzi), anche in questo caso un’operazione riuscitissima, da sottolineare la grande collaborazione con il CNSAS (per questo faremo un post dedicato e corredato da foto specifiche…).

Ma, proprio quando pensavamo di essere al top, è avvenuto un qualcosa di davvero inaspettato, lo scorso marzo:

CI HANNO CONTATTATO DALLA REDAZIONE DI SUPERQUARK !!!!!

Il giornalista Paolo Magliocco ci ha riferito di voler realizzare qualcosa di davvero ambizioso, una sorta di vero e proprio reportage dall’interno dell’Abisso Bueno Fonteno.

Non eravamo certo nuovi a simili bizzarrìe, avendo già accompagnato/calato intere troupe nellAbisso proprio nei mesi precedenti (Orobie, Rainews 24 e TG1), ma questa volta, vista l’occasione prestigiosissima, abbiamo voluto alzare (decisamente) l’asticella…

Se nelle precedenti esperienze ci eravamo limitati ad accompagnare giornalisti (a loro volta spesso accompagnati da Sindaci o altri rappresentanti di enti, come il Presidente di Uniacque Paolo Franco) fino alla sommità della prima “seria” verticale da 20 metri, questa volta dovevamo superarci: Sua Maestà Piero Angela è a tutt’oggi il padre della divulgazione scientifica in Italia, una leggenda vivente, e Superquark per molti di noi rappresenta “l’iniziazione” alle tematiche scientifiche…onorati da una simile opportunità, si trattava di coglierla appieno, cercando di far fare una bella figura, tra l’altro, all’intera categoria.

Quella che inizialmente sembrava una pura follìa ha piano piano preso corpo: l’ambizione era quella di calare l’intera troupe FINO ALLA BASE DEL GRANDE POZZO DA 55 METRI “FONTENO BEACH”, con cascata e lago sottostante.

Il risultato è stato un autentico capolavoro, che farà storia, non solo a livello locale, per una operazione che ha coinvolto complessivamente una ventina di speleologi, tutti provenienti da Progetto Sebino e dai 5 gruppi già citati, molti dei quali impegnati su più giorni, per la predisposizione preventiva degli ancoraggi (che andavano anche testati e provati), per riprese esterne alle sorgenti e nella Valle di Fonteno (alcune esagerate con dei droni, pilotati da veri professionisti, al punto che un piccolo drone è stato guidato anche lungo la condotta iniziale dell’abisso…alcune clip sono veramente S-P-E-T-T-A-C-O-L-A-R-I).

L’intera troupe è stata calata trasversalmente mediante una sorta di teleferica lungo i due grandi pozzi e, durante la calata, i cameraman sono stati messi nelle condizioni di effettuare riprese strepitose in lungo e in largo sulla grande cattedrale sottterranea !!!

Da sottolineare le grandi capacità messe in luce dai 4 componenti la troupe (il giornalista Magliocco Paolo, la regista Marcelli Francesca ed i 2 cameraman bresciani Carlo e Andrea), che hanno dimostrato una grande freddezza e lucidità nel portare a termine il loro lavoro dandoci nel contempo piena fiducia all’interno di un ambiente così ostile, mettendo a rischio le proprie coronarie…

Il tutto si è svolto nelle giornate del 9 maggio (predisposizione preliminare calate e ancoraggi), 20-21-22 maggio (con giornata clou il 21 maggio durante la quale è avvenuta la discesa nell’Abisso Bueno Fonteno, tempo di permanenza complessivo di circa 11 ore), 29 maggio (riprese aeree con drone).

L’ “Operazione Superquark” diventa quindi un vero e proprio evento, che coinvolge emotivamente tutti i partecipanti, per quella che si rivelerà essere una macchina perfetta, un capolavoro di organizzazione, affiatamento, capacità e competenze tecniche, il tutto condito da un pò di sana e lucida follìa…sempre indispensabile quando si vogliono fare grandi cose!

Perchè, come qualcuno ci ricordava qualche tempo fa:

“The future belongs to the brave, doesn’t belong to the faint-hearted”…

Anche la troupe è rimasta veramente colpita, al punto da prodigarsi in numerosi complimenti per l’ottima riuscita dell’operazione e addirittura spingendosi ad ipotizzare un seguito in futuro…incredibile. Oltre alla grotta, a quanto pare li ha colpiti il livello di affiatamento che davvero era tangibile: un grandissimo gioco di squadra!

Di sicuro quest’esperienza non se la scorderanno molto facilmente…e nemmeno noi!

A questo punto non ci rimane che aspettare con trepidazione il servizio che, in base alle prime indiscrezioni trapelate, sembra proprio che abbia tutte le carte in regola per “spaccare”…

E che potrebbe entrare di diritto nella storia della speleologia nazionale.

Nelle prossime settimane verrà prodotto anche uno spin-off, una sorta di video del “Dietro le quinte”, all’interno del quale concentrare l’attenzione sugli aspetti più tecnici, ma anche quelli ludici, le papere…e che è nostra intenzione utilizzare almeno nel circuito speleo classico all’interno di raduni, convegni, ecc.

Regista e giornalista sembrano soddisfattissimi del materiale raccolto al punto che intendono (almeno così sembra) collocare il pezzo nella prima puntata di Superquark, solitamente una di quelle con lo share più elevato, che dovrebbe essere prevista per MERCOLEDI’ 26 GIUGNO (Save the Date!!!).

Non vediamo l’ora di assistere a Piero Angela che annuncia il pezzo…da pelle d’oca!!!

Scusate la lunghezza…

Seguiteci, spargete voce, condividete!!!

A seguire, ora e nei prossimi giorni, posteremo foto rappresentative e clip video dell’esperienza!!!

Nuovamente un vivo e sincero ringraziamento a tutti i gruppi e singoli speleo che hanno reso possibile tutto ciò, al Comune di Fonteno per l’appoggio logistico (con la disponibilità della sede della protezione civile per ben 3 giorni continuativi), a Società Uniacque, al Lions Club Valcalepio e Valle Cavallina, alla troupe ed alla redazione di Superquark ed a tutti voi che ci seguite ovviamente!

E ora godetevi alcuni momenti dell’ OPERAZIONE SUPERQUARK!!!

Buona visione!

La valleta di Fonteno

Il cameramen Carlo con il giornalista Paolo Magliocco a Fonteno
Riprese esterne valle di Zù
Claudio Forcella Federico Vezzoli Davide Franchini si preparano ad entrare nell’abisso
Un pò di convivialità preliminare non guasta
I due contenitori appositamente creati per il trasporto dei materialli durante il reportage nell’abisso
Macello
Claudio mentre prepara la regista Francesca
Le attrezzature del Super-Cameraman Andrea a Fonteno
Federico supporta il giornalista Paolo Magliocco nella vestizione
Parte dell’arsenale dei due Cameraman
Riprese sotto il P18
Paolo Magliocco viene calato dalla sommità della grande verticale.
Spettacolare scatto che documenta il bravissimo Devis Magri mentre coordina la calata del freddissimo operatore Andrea. Sotto, 55 metri di vuoto a Fonteno.
Un agguerritissiomo Aldo Gira (sco) predispone un ancoraggio a Fonteno
Andrea Belotti e Alberto Consoli si godono un thè caldo durante le lunghe attese…
Da sinistra a destra Gianluca Perucchini (PS, Speleo CAI Lovere), Andrea Corna (Nottole), Sebastian Ferri (SCO), Lucrezia Soldati (Nottole)…tendina improvvisata per resistere al freddo! Stoici! a Font
Momenti di ilarità nell’abisso
Andrea e Lucrezia (Nottole), la fame si fa sentire a Fonteno.
Da sinistra a destra Alberto Consoli Francesco Rota Greppi Maurizio Federico Vezzoli Paolo Magliocco Francesca Marcelli a Fonteno
Sul fondo della grande verticale, osservazione di fauna ipogea…con l’esperto Gatti Fabio
La leggendaria squadra che ha partecipato all’operazione.